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Author Topic: Eutanasia  (Read 11525 times)
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Bitmanson
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F22 raptor


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« Reply #45 on: May 28, 2009, 16:35:18 PM »

un mio amico mi ha chiesto cosa farei se lui si trovasse immobile in un letto di ospedale con un testamento biologico che nessuno vuole rispettare secondo me l'unica e fare cio che vuole se si e amici questa e una grande prova e io affido la mia vita ( se non posso decidere io in quel momento ) a persone delle quali mi fido.
Comunque vorrei sapere chi di voi mi staccherebbe la spina se fossi in una situazione del genere
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LordSnow
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I killed Santa Klaus


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« Reply #46 on: May 28, 2009, 16:42:37 PM »

un mio amico mi ha chiesto cosa farei se lui si trovasse immobile in un letto di ospedale con un testamento biologico che nessuno vuole rispettare secondo me l'unica e fare cio che vuole se si e amici questa e una grande prova e io affido la mia vita ( se non posso decidere io in quel momento ) a persone delle quali mi fido.
Comunque vorrei sapere chi di voi mi staccherebbe la spina se fossi in una situazione del genere
Staccarti la spina non lo so Bit......di sicuro, se tu me lo chiedessi, ti piallerei subito Grin

Scherzi a parte Bit, il problema é che si finisce in galera e chi chiede una cosa simile carica di una grandisima responsabilità l'altro........
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zodraz
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« Reply #47 on: July 27, 2009, 20:45:36 PM »

Ragazzi ma siamo impazziti? come si puo' uccidere una persona mascherando il suo assassinio con il termine eutanasia.... Uccidiamo una persona e pretendiamo di fare il suo bene.
Non si puo' staccare l' alimentazione a una di queste persone, anche perchè un medico è vincolato dal giuramento di Ippocrate, con il quale promette di fare solo del bene al proprio paziente. Io personalmente questi "medici" li manderei al rogo... ma purtroppo non si puo'.
Se sono stato io a sceglierlo quando potevo, o se ho ancora la facoltà di scegliere, e scelgo di morire, e tu (o chi) me lo impedisci, ... quando morirò, se ci sarà un posto dopo, che sia Paradiso o Inferno, ti manderò tanti di quegli accidenti sperando che ti accada qualcosa di brutto, così poi ci incontriamo nell'altro mondo e ti prendo a pugni e ti chiedo perché non ti sei fatto i caxxi tuoi, mentre preparo una bella pira sulla quale metterti per bruciarti al rogo. Troppo crudo? Beh succederebbe comunque nell'Altro Mondo. Il concetto di "Bene del Paziente" è applicabile nei casi in cui sia verosimile salvare la vita del paziente, e con vita non intendo il mero pulsare del cuore o qualche misera attività cerebrale, cioè non intendo la vita nel senso puramente biologico-meccanico: intendo la vita che ho conosciuto, che ho vissuto e che continuo a scegliere di vivere ogni giorno, premendo questi tasti, mangiando fritture rovinosamente dannose per il mio organismo (e che nessun medico mi fermi dal fare ciò sostenendo che sto uccidendo il mio fegato e dunque me stesso!), dormendo fino alle 11 quando posso o passare la notte in bianco quando voglio, e così via.
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LordSnow
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I killed Santa Klaus


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« Reply #48 on: July 28, 2009, 02:34:20 AM »

Se sono stato io a sceglierlo quando potevo, o se ho ancora la facoltà di scegliere, e scelgo di morire, e tu (o chi) me lo impedisci, ... quando morirò, se ci sarà un posto dopo, che sia Paradiso o Inferno, ti manderò tanti di quegli accidenti sperando che ti accada qualcosa di brutto, così poi ci incontriamo nell'altro mondo e ti prendo a pugni e ti chiedo perché non ti sei fatto i caxxi tuoi, mentre preparo una bella pira sulla quale metterti per bruciarti al rogo. Troppo crudo? Beh succederebbe comunque nell'Altro Mondo. Il concetto di "Bene del Paziente" è applicabile nei casi in cui sia verosimile salvare la vita del paziente, e con vita non intendo il mero pulsare del cuore o qualche misera attività cerebrale, cioè non intendo la vita nel senso puramente biologico-meccanico: intendo la vita che ho conosciuto, che ho vissuto e che continuo a scegliere di vivere ogni giorno, premendo questi tasti, mangiando fritture rovinosamente dannose per il mio organismo (e che nessun medico mi fermi dal fare ciò sostenendo che sto uccidendo il mio fegato e dunque me stesso!), dormendo fino alle 11 quando posso o passare la notte in bianco quando voglio, e così via.
zodraz sei il mio idolo!
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InExtremo
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« Reply #49 on: October 11, 2009, 01:46:05 AM »

la medicina deve migliorare la qualità della vita, non aumentarne la durata. sono favorevole all'eutanasia.
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Mikele97
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IMPOSSIBLE IS NOTHING


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« Reply #50 on: October 11, 2009, 21:01:31 PM »

sono contro l'eutanasia perche non possiamo togliere la vita a nessun uomo anche se lui lo volesse
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vittog
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« Reply #51 on: November 11, 2009, 14:22:02 PM »

Argomento delicato, molto delicato.
La mia impressione è che si vogliano chiudere gli occhi per non affrontare una materia così scomoda, così delicata, che agita le nostre più profonde paure, ovvero cosa faremmo, cosa vorremmo fare se una persona a noi cara si trovasse in una di quelle disperate situazioni di cui capita a volte di sentire, nonostante tanto impegno per chiuderci le orecchie, o, ancora peggio, cosa vorremmo se fossimo noi, direttamente, in quella situazione.

Merita ogni rispetto la posizione di chi ritiene che in ogni caso la vita sia un valore da preservare, indipendentemente da come sia ridotta.
Ma nessuno ha il diritto di imporre ad altri le proprie convinzioni in una materia simile.
Lascia invece sorpresi la posizione della chiesa, che contrasta con prese di posizione di ben altro segno durante il papato di Paolo VI, che sancì come si debba porre un freno all'invadenza della medicina oltre ogni limite, e anche con quanto sostenne, negli ultimi giorni del suo papato, Giovanni Paolo II, che lasciò chiarissime disposizioni affinchè lo si lasciasse "andare a incontrare il padre", nelle sue parole, evitando quindi ogni accanimento terapeutico.

In diversi paesi, tra cui Olanda e Belgio, l'eutanasia è legalizzata, ovvero è permesso a un medico o un operatore sanitario non solo di sospendere trattamenti che prolunghino artificiosamente un simulacro di vita vegetativa, ma anche di effettuare interventi con il preciso intento di porre ad essa fine.
In Belgio, qualche anno addietro, l'ordine dei medici volle procedere, a fine conoscitivo, a una analisi completa di tutte le morti che riguardassero neonati con gravi malformazioni tali da rendere impossibile la vita "normale". Si procedette quindi all'autopsia per tutti i morti al di sotto di un anno in tutto il paese.
Anche per la legge di quel paese non è legale alcun intervento sui neonati.

Ebbene, sulla maggioranza dei casi si trovarono prove di interventi con farmaci quali la morfina, volti ad anestetizzare, non far soffrire.
Legalità dubbia, secondo la legislazione di quel paese, e certamente illegale il dosaggio che si rinvenne in circa il 30% dei casi, in cui tali interventi avevano accelerato la fine.
E addirittura, in quasi il 20% dei casi, si trovarono sostanze letali, volte a dare una fine indolore alla sofferenza senza speranza di quelle sfortunate creature.

Credete che se si procedesse a una analisi a tappeto di questo genere in Italia non si troverebbe niente di analogo?
Se si facessero, per un anno, le autopsie a tutti i deceduti dei reparti lungo-degenze delle varie case protette o pensionati, cosa si scoprirebbe?
Quante morti dei reparti dementi e analoghi sono pietosamente etichettate come insufficienza respiratoria, cardiaca o similari, per non voler sapere altro?

Non dimentichiamolo: quando Beppino Englaro avviò la sua battaglia per arrivare a veder riconoscere per la sua sfortunata figlia un diritto, scegliendo di agire alla luce del sole invece di prendere qualche scorciatoia, la risposta che si sentì sempre dare era che non era obbligato a tenerla in una struttura ospedaliera. Poteva portarla a casa, e nessuno avrebbe saputo cosa sarebbe successo.
Basta che non si sappia, quindi.


P.S. I dati relativi alla ricerca dell'ordine dei medici in Belgio sono presi da un articolo uscito qualche mese addietro su "The Economist".
« Last Edit: November 11, 2009, 19:41:18 PM by vittog » Logged

Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono sicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.

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« Reply #52 on: December 02, 2009, 21:35:41 PM »

nn ci vedo nulla di male a praticare l' eutanasia. nn è meglio porer fine alle sofferenze di un uomo al posto di farlo continuare a vivere in uno stato di sofferenze acutissime, inimmaginabili?
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kyubi
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« Reply #53 on: December 18, 2009, 23:02:23 PM »

Mamma mia che ignoranza!!!!!! Andate a leggervi l' articolo uscito poco tempo fa sulla stampa per cui oltre il 41% degli stati classificati come "vegetativi permanenti" sono errati!  Cioè propriamente l' uomo cesserebbe di essere uomo e diventa vegetale ( non si sa come).  I pro eutanasia sono schiavi della loro ideologia, incapaci del ragionamento più semplice: lo stato italiano tutela la vita per COSTITUZIONE  dal suo inizio.

Vittog è semplicemente pietosa la tua riflessione su Giovanni Paolo II, non c' era nessuna possibilità, non solo di guarigione, ma di prolungare la sua vita per pochi giorni.... Quindi nessun legame con quanto affermi sopra. Proprio nessuno. E inoltre quello che chiami un simulacro di vita è sempre tale, e definita vegetativa, perchè si presuppone che si arresti l' attività cerebrale, ma come potrete leggere se avrete la pazienza di cercare quell' articolo, il paziente potrebbe urlare nel silenzio...

Res loquitur ipsa, Iudices
« Last Edit: December 18, 2009, 23:04:31 PM by kyubi » Logged

vittog
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« Reply #54 on: December 19, 2009, 03:06:46 AM »

Lieto di farti pietà. E onorato di parlare con uomo di tal infallibile giudizio da poter dire con certezza assoluta in quale caso "non c' era nessuna possibilità, non solo di guarigione, ma di prolungare la sua vita per pochi giorni", e in quale invece si.
Forse dovresti illuminare con la tua scienza anche l'erratico percorso di Santa Romana Chiesa. Qualche esempio.

Pio XII - 24 novembre 1957 - discorso ai membri dell'istituto italiano di genetica Gregorio Mendel.
La ragione naturale e la morale cristiana insegnano che l'uomo ha il diritto e il dovere, in caso di malattia grave, di adottare le cure necessarie per conservare la vita e la salute. Ma esso non obbliga, generalmente, che all'impiego dei mezzi ordinari ossia di quei mezzi che non impongono un onere straordinario per se stessi o per gli altri.

cardinale Jean Villot (segretario di Stato di papa Paolo VI) - 3 ottobre 1970 - lettera pontificia al Congresso della Federazione dei internazionale delle associazioni dei medici cattolici (data la rilevanza dell'argomento, esprime sicuramente il pensiero del pontefice)
Il carattere sacro della vita è ciò che impedisce al medico di uccidere e che lo obbliga nello stesso tempo a dedicarsi con tutte le risorse della sua arte a lottare contro la morte. Questo non significa tuttavia obbligarlo a utilizzare tutte le tecniche di sopravvivenza che gli offre una scienza instancabilmente creatrice. In molti casi forse non sarebbe una inutile tortura imporre la rianimazione vegetativa nella fase terminale di una malattia incurabile? In quel caso, il dovere del medico è piuttosto di impegnarsi ad alleviare la sofferenza, invece di voler prolungare il più a lungo possibile, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi condizione, una vita che non è più pienamente umana e che va naturalmente verso il suo epilogo.

Per fortuna finalmente sei arrivato tu, a illuminare tutti e porre fine a questo tanto diffuso errore!
Ma pare il mondo non abbia poi tanta voglia di farsi illuminare, e proceda in ben altra direzione.
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kyubi
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« Reply #55 on: December 21, 2009, 21:55:28 PM »

Lieto di farti pietà. E onorato di parlare con uomo di tal infallibile giudizio da poter dire con certezza assoluta in quale caso "non c' era nessuna possibilità, non solo di guarigione, ma di prolungare la sua vita per pochi giorni", e in quale invece si.
Forse dovresti illuminare con la tua scienza anche l'erratico percorso di Santa Romana Chiesa. Qualche esempio.

Ehm sai il papa non si trovava in stato di "coma vegetativo".... Quando un medico dice "non c' è speranza di guarigione, gli do 2 ore di vita o 4 se si sottopone ad un certo trattamento" è una cosa, quando invece parliamo di coma vegetativo, quindi di persone che possono condurre un' esistenza come tutte le altre ci riferiamo ad altre situazioni. Giovanni Paolo proprio non c' entra nulla con l' Eutanasia.

Vittog ti esprimi come un sofista, nessun argomento valido, solo vuota e sterile retorica.
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vittog
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« Reply #56 on: December 22, 2009, 11:06:42 AM »

Maxima debetur puero reverentia (Giovenale, Satire, XIV, 47).

Al fanciullo si deve il massimo rispetto.

Ma anche i fanciulli dovrebbero parlare con rispetto di argomenti che, beati loro, non conoscono.
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« Reply #57 on: December 22, 2009, 11:55:03 AM »

Stai sostenendo un paradosso, perchè, in pratica, stai dicendo che se la vita è insopportabile da "vivere" bisogna legalizzare l' omicidio. Bene, allora sterminiamo tutti i più poveri, sterminiamo tutti i malati per i quali l' esistenza è dolorosa quanto quella di un malato terminale.
Sei giunto ad un' aporia: l' unico modo per "legalizzare" l' eutanasia è rinnegare ogni valore etico e morale perchè non si puo' giustificare la morte di un uomo riducendolo ad un vegetale o considerandolo alla stregua di un oggetto.

Al fanciullo si deve il massimo rispetto.

Queste parole potrebbero ritorcersi contro di te: "Ex ore puerorum semper vera egrediuntur" e sai perchè? Perchè sono troppo giovane per essere schiavo dell' ideologia.
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vittog
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« Reply #58 on: December 22, 2009, 14:05:10 PM »

Ho cose migliori da fare che perder altro tempo a scrivere per chi non sa o non vuole leggere.
Buon proseguimento.
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« Reply #59 on: June 27, 2010, 01:35:03 AM »

io penso che ogni uomo abbia diritto di decidere la propia sorte sopratutto quando cè la sfortuna di diventare  un vegetale immobile al letto.... io personalmente vorrei che se mi trovassi in quello stato inefficente al 100% qualcuno che mi vuol bene staccasse la spina x me ....xche stare  tutta una vita in un letto è già  orrbile e ancora + orribile sarebbe rovinare la vita ad un  tuo caro che ti deve star dietro quasi ogni giorno  ....quindi penso che chi riesce a far un atto del genere di staccare la spina sia un  atto d'amore verso quella persona come una liberazzione assolutamente non da punire! e poi alla fine morire staccando una spina non è manco paragonabile ad un eutanasia (dove cmq sono concorde a legalizarla x chi la vuole xche è un propio diritto sempre poter decidere la propia sorte) xche alla fine staccare una spina ad malato non sarebbe nientaltro che un ripristino e continuo della vita naturale di un essere .... e quindi avverebbe soltanto  quello che succede in natura senza aver l'aiuto artificiale di una macchianario creato dall'uomo...si MUORE
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